La musica nella
civiltà Etrusca
Molte testimonianze provengono da Tarquinia, dove sono presenti molte raffigurazioni di strumenti musicali in diverse tombe (circa 129 raffigurazioni in 52 tombe), collocabili tra il VI secolo a.C e il III secolo a.C.
Nel mondo etrusco anche la danza e il canto erano aspetti complementari alla musica. Notevoli testimonianze iconografiche, con le raffigurazioni di coreografie, permettono, in alcuni casi, di poter ricostruire alcune successioni di movimenti con sequenze ottenute dalle singole immagini raffigurate. Ricorrono, anche se in scarsa presenza, testimonianze epigrafiche che suggeriscono elementi connessi alla metrica melodica e ritmica etrusca.
Tarquinia in musica
A Tarquinia, il 1 giugno, verrà presentato l'evento di archeologia sonora sperimentale "Paesaggi sonori etruschi" di Francesco Landucci, musicista polistrumentista.
L'esibizione si
colloca all'interno della kermesse "Il mese degli Etruschi",
che si terrà nell'antica cava di macco di Etruscopolis.
Lo scopo
dell'Archeo-musica
Lo scopo dell'evento è coniugare musica
e archeologia del mondo etrusco, secondo la ricostruzione dell'iconografia
storica.
Verranno utilizzati
strumenti del mondo sonoro etrusco: la lyra, la cithara, l'auloi, il corno, la
conchiglia, la crotala, i sonagli e il syrinx.
Musica etrusca
suonata dal vivo
I suoni saranno
riprodotti singolarmente in tempo reale, per poi essere rimandati in
contemporanea in loop (grazie all'utilizzo dell'elettronica), unendo antico e
moderno.
Per ulteriori
informazioni sull'evento consultare Experimental Sound Archeology.
(fonte centumcellae, foto pixabay)
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