L'invenzione della moneta metallica, come mezzo di scambio e come prodotto artistico, si deve ai greci, che la fabbricarono con la tecnica della coniazione o, più raramente, con quella della fusione.
Gli elementi della moneta greca
Ogni elemento proposto nei tipi della moneta greca è da intendersi come fortemente simbolico e significante per un'autorità che sin dai primordi è possibile individuare nello stato, che per i greci era la polis,mentre per le altre popolazioni dell'oriente mediterraneo era il dinasta, il re, il satrapo.
La moneta quindi definisce e sviluppa nel tempo un sistema di comunicazione di messaggi che, presso le poleis non hanno scopo propagandistico. Né sembra proporsi intenti celebrativi, non potendo concedere nulla al "privato", come invece avvenne successivamente, nel mondo greco ellenistico o presso altre realtà politiche.
La funzione dei tipi della moneta era la comunicazione di simboli utili al fine di riconoscere del singolo nel gruppo. Ciò significava restare nella connotazione religiosa della comunità, che nel mondo greco prendeva forma nel mito.
Inoltre, dobbiamo pensare che la totalità della popolazione veniva a contatto con la moneta e che, quindi, il significato fondamentale di questa per la definizione delle premesse religiose, oltre che ideologiche e politiche, ben più che economiche, della polis di età greca e classica.
Le scelte dei tipi di differenziano da polis a polis, pur all'interno di una comune dimensione religiosa, con immagini di divinità che si differenziano notevolmente nei diversi luoghi, con particolari e simboli aggiunti, o dall'associazione ad altre divinità.
I miti che si riferiscono ai diversi tipi monetali sono individuanti delle origini della comunità: caratteristiche quindi sono le immagini delle divinità poliadi, le immagini dell'ecista, quelle riferibili ai miti di fondazione. Di norma la coincidenza tra le divinità rappresentate sulle monete e le divinità poliadi appare perfetta. Spesso però, accanto, o in subordine, alle divinità principali, affiorano miti a carattere territoriale locale, talvolta di difficile interpretazione da parte degli studiosi, quando non vi siano delle altre testimonianze narrative. Alcuni miti locali ci sono noti solo dalle monete.
I miti che si riferiscono ai diversi tipi monetali sono individuanti delle origini della comunità: caratteristiche quindi sono le immagini delle divinità poliadi, le immagini dell'ecista, quelle riferibili ai miti di fondazione. Di norma la coincidenza tra le divinità rappresentate sulle monete e le divinità poliadi appare perfetta. Spesso però, accanto, o in subordine, alle divinità principali, affiorano miti a carattere territoriale locale, talvolta di difficile interpretazione da parte degli studiosi, quando non vi siano delle altre testimonianze narrative. Alcuni miti locali ci sono noti solo dalle monete.
Lo "stemma parlante"
Nella fase arcaica si ha frequentemente nei tipi lo "stemma parlante" che stringe insieme l'immagine della divinità, con i suoi attributi, l'etimo, gli animali o gli oggetti significanti e simbolici del dio o della polis.
Esemplare è la moneta di Atene, con l'immagine di Atena, l'etimo, riferibile sia alla dea sia alla città (abbreviato in "AOE" indica sia "di Atena", sia come "degli ateniesi" o "di Atene"), l'ulivo o la corona di alloro sull'elmo della dea, alla quale viene così riconosciuta la vittoria sui persiani, la civetta, che occupa il campo del rovescio. Ha quindi tutti gli elementi dei miti di fondazione della polis, che vengono a proporsi, in sequenza, come narrazione.
(fonte:"Archeologia e pittura dalla magna grecia al collezionismo", Electa, Milano, 2004)
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