La Prima Crociata
Nonostante l'ostilità che si sviluppò da esse, negli anni che precedettero il conflitto, ci furono anche dei rapporti pacifici, a livello commerciale, come nel caso di Genova e l'Egitto (durati fino agli anni '70 del XI secolo ). Successivamente, la ritrovata stabilità del Sacro Romano Impero ripropose il problema del rapporto con l'Oriente (danneggiato a causa della rottura con l'impero Bizantino sin dal 1054 circa).
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Già nel 1063, in Spagna, vi fu una risolta della popolazione locale durante il regno di Omayyadi. Ma sarà il 1095 a segnare la svolta nel rapporto fra questi due Mondi.
La prima Crociata nacque come un pellegrinaggio armato dei popoli cristiani verso la Terrasanta, allo scopo di riconquistare Gerusalemme.
"Nella concezione cristiana cavalleresca, la crociata non era legata solo all'aspetto militare, ma come un supporto rituale e simbolico nella lotta contro le passioni dell'animo individuale, che era visto negativamente per l'ascensione verso Dio."
Papa Urbano II, in un discorso tenuto al Concilio di Clemont (1095), invitò la popolazione, in particolare i Franchi, ad intervenire in Oriente.
Il 1097 è riconosciuta come la data del vero inizio della Prima Crociata.
I combattenti erano principalmente francesi, danesi, inglesi, normanni, mentre l'Italia ebbe un ruolo secondario (intervenne in seguito con le Repubbliche marinare).
In pochi mesi, i crociati, si impadronirono di Antiochia e nel 1099 giunsero a Gerusalemme. La regione conquistata si estendeva dalla Siria al Mar Rosso, e anziché restituirla ai Bizantini (a cui era appartenuta), venne creato un "Regno"(affidato alla protezione di Goffredo da Buglione e poi al fratello Baldovino, che si autonominò "re di Gerusalemme"). Il regno venne regolamentato da un corpo consuetudinario (le Assise di Gerusalemme) e, in seguito, organizzato in una società mista (residenti armeni e nuovi arrivati).
Vennero istituiti nuovi ordini religioso-cavallereschi da parte della Chiesa, allo scopo di proteggere i pellegrini che raggiungevano Gerusalemme. Essi furono: "i Poveri Cavalieri del Cristo" (detti Templari), gli "Ospedalieri di San Giovanni" e i "cavalieri Teutonici". I cavalieri aderenti a questi ordini dovevano fare voto di povertà, obbedienza e castità e giurare di combattere contro gli infedeli.
Il mondo islamico, in seguito, tentò di reagire all'aggressione cristiana, pretendendo la riconquista della Palestina. Pretese che però vennero deluse. Bisognerà aspettare il 1135 per vedere una prima reazione efficace del mondo islamico, dalla quale scaturirà la Seconda Crociata.
(fonti: Dieci secoli di Medioevo- R. Bordone e G. Sergi; Il Medioevo- DeAgostini)
I combattenti erano principalmente francesi, danesi, inglesi, normanni, mentre l'Italia ebbe un ruolo secondario (intervenne in seguito con le Repubbliche marinare).
In pochi mesi, i crociati, si impadronirono di Antiochia e nel 1099 giunsero a Gerusalemme. La regione conquistata si estendeva dalla Siria al Mar Rosso, e anziché restituirla ai Bizantini (a cui era appartenuta), venne creato un "Regno"(affidato alla protezione di Goffredo da Buglione e poi al fratello Baldovino, che si autonominò "re di Gerusalemme"). Il regno venne regolamentato da un corpo consuetudinario (le Assise di Gerusalemme) e, in seguito, organizzato in una società mista (residenti armeni e nuovi arrivati).
Vennero istituiti nuovi ordini religioso-cavallereschi da parte della Chiesa, allo scopo di proteggere i pellegrini che raggiungevano Gerusalemme. Essi furono: "i Poveri Cavalieri del Cristo" (detti Templari), gli "Ospedalieri di San Giovanni" e i "cavalieri Teutonici". I cavalieri aderenti a questi ordini dovevano fare voto di povertà, obbedienza e castità e giurare di combattere contro gli infedeli.
Il mondo islamico, in seguito, tentò di reagire all'aggressione cristiana, pretendendo la riconquista della Palestina. Pretese che però vennero deluse. Bisognerà aspettare il 1135 per vedere una prima reazione efficace del mondo islamico, dalla quale scaturirà la Seconda Crociata.
(fonti: Dieci secoli di Medioevo- R. Bordone e G. Sergi; Il Medioevo- DeAgostini)
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