Un' antica chiesa di origini romane è emersa dal lago turco Iznik.
Per diversi anni le ricerche non hanno dato frutti, sino ad oggi, quando Mustafa Şahin, insieme al suo team, è riuscito a fare questa incredibile scoperta.
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Tutto questo è stato possibile anche grazie alle fotografie aeree della zona del lago, scattate in precedenza.
Tutto questo è stato possibile anche grazie alle fotografie aeree della zona del lago, scattate in precedenza.
L'Antica chiesa, ormai in rovina, giacerebbe a circa 3 metri sotto l'acqua, a 50 metri dalla riva del lago.
Secondo i primi studi, si tratterebbe di una basilica romana probabilmente costruita intorno al 390 d.C., periodo nel quale Iznik era conosciuta con il nome di Nicea (Istanbul era Costantinopoli, centro orientale dell'impero romano per eccellenza).
Facendo analisi più approfondite, si è anche scoperto che al di sotto sarebbe custodito un tempio pagano. Nel 740 d.C il tempio fu distrutto da un terremoto e poco dopo affondò nel lago.
Per effettuare gli scavi, gli archeologi hanno dovuto utilizzare particolari strumenti, che hanno permesso di portare a riva i reperti trovati sotto la superficie dell'acqua, e poter effettuare una ulteriore setacciatura alla ricerca di altri reperti.
Tra i reperti rinvenuti nello scavo, emergono, in particolare, diverse tombe umane e alcune monete trovate all'interno delle tombe) risalenti agli imperatori romani Valente-Valente II (364-392d.C. ) che confermerebbero la datazione della basilica (390d.C.).
Tra i reperti rinvenuti nello scavo, emergono, in particolare, diverse tombe umane e alcune monete trovate all'interno delle tombe) risalenti agli imperatori romani Valente-Valente II (364-392d.C. ) che confermerebbero la datazione della basilica (390d.C.).
La basilica era forse dedicata a San Neofita, condannato a morte dai romani nel 303 d.C.
Inoltre, è emerso da alcuni documenti, che confermerebbero un origine ben più antica, sulla costruzione, da parte di Commodo (180-192 d.C.), di un tempio ad Apollo proprio a Nicea.
Gli scavi proseguono e forse, nel 2019, sarà aperto ai visitatori, diventando così il primo museo archeologico subacqueo della Turchia. [Vedi immagini scavo].
(fonte: live science)
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